L’atto essenziale dell’uomo – mangiare e bere – all’Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei più acclamati ristoranti del mondo, viene considerato come opportunità per la sua sublimazione.
La sfida che ha unito nell’avventura, e che tuttora inseguono Annie e Giorgio, è la consapevolezza che mangiare sia un atto di convivialità tra persone, un ‘luogo’ di esperienze che va ben oltre le sollecitazioni sensoriali e percettive, un insieme di costanti scoperte e invenzioni.
Il settecentesco palazzo dei Ciofi accoglie al piano terra e nel sottostante interrato l’Enoteca con la celebre cantina. L’utilizzo e la distribuzione interna sono l’esito di una costante e progressiva crescita, tanto che oggi l’attività si estende oltre lo stesso fabbricato, con una complessità di relazione tra gli spazi, dedicati alle varie funzioni. Il progetto degli interni ha dovuto relazionarsi con gli impietosi dettami della funzionalità, rischiando di fare soccombere, sotto tale peso, l’atmosfera, l’accoglienza e l’identità del luogo. Il percorso progettuale si è imposto perciò di seguire un concetto suggerito dai raffinatissimi piatti e vini serviti, alla ricerca di un’armonia scaturita dalla tensione tra “classicità” e “innovazione”.
L’arredo, fisso e mobile, e le diverse spazialità a disposizione nel palazzo hanno dato spunto a soluzioni mirate e generate da un unico abaco di dettagli formali e funzionali realizzati con un numero ridotto di materiali. Prevale il ‘tecnologico tranciato di legno’, di un noce medio scuro, con elementi dalla superficie vibrante colore “argento ossidato” e inserimenti di alcuni piani di lavoro in travertino rosso vivace. I contenitori e piani di servizio si presentano come articolate ‘architetture d’interni’, con alcuni componenti mobili/snodabili per ampliare, all’occorrenza, la superficie di servizio. L’arredo mobile, dotato di ruote o progettato per essere leggero, è di supporto al servizio, un satellite che gravita con agilità intorno ai singoli tavoli.
L’atmosfera luminosa prevede una luce soffusa integrata con quella direzionale (scenografica) puntata verso alcuni particolari elementi decorativi, come gli affreschi, i piani di servizio e i tavoli. La domotica e la snodabilità delle sorgenti (prevalentemente led) forniscono una giusta risposta alla spiccata flessibilità di organizzazione dei posti a tavola.
At the Enoteca Pinchiorri in Florence, one of the most acclaimed restaurants in the world, man’s essential acts – eating and drinking – is regarded as an opportunity for its sublimation.
The challenge that has joined in the adventure Annie and George, and they’re still chasing, is the awareness that eating is an act of conviviality among people, a ‘place’ of experience that goes far beyond the stress and sensory perception, a set of constants discoveries and inventions.
The Enoteca with the famous winery is located at the ground floor and in the basement of the eighteenth-century Ciofi Palace. The use and the internal distribution are the result of a constant and progressive growth, and today the business extends beyond the same building, with a complexity of relationships among spaces dedicated to the various functions. The interior design had to relate to merciless dictates of functionality, running the risk the atmosphere, the welcome and the identity of the place succumbing under this weight. The design process has wanted to follow a concept suggested by refined dishes and wines, seeking harmony resulted from the tension between “classical” and “innovation”.
The fixed and mobile furniture and the different available spaces in the building have given cue to targeted solutions, generated by a single abacus of formal and functional details, made with a reduced number of materials.
It is mostly used the ‘technological’ veneer medium dark walnut wood, with elements with a vibrant coloured “oxidized silver” surface and insertions of some bright red travertine worktops Containers and service plans are such as articulated ‘interior architecture’, with few movable and adjustable parts to expand, if necessary, the area for service. The movable furniture, equipped with wheels or designed to be lightweight, is supporting the service, a satellite that revolves around individual tables with agility.
The luminous atmosphere provides a soft light integrated with directional (scenic) one, pointed at some special decorative elements, such as the frescoes, service plans and tables. Home automation and articulation of the sources (mainly LED) provide a proper response to the remarkable flexibility of the table seats’ organization.