L’intervento ricerca un inserimento mediato con il contesto urbano, stabilendo relazioni contestuali con il consolidato tessuto storico e le emergenze monumentali, e creando una sorta di ‘museo diffuso’ che ri-definisce i propri percorsi in cui il contemporaneo dialoga con la storia.
Si delinea un nuovo paesaggio, nel quale la copertura delle rovine assume un ruolo di nuovo ‘evento urbano’ la cui presenza abita il piano dell’orizzonte cercando un rapporto di lievità con le preesistenze storiche che la circondano.
I fattori di complessità derivanti dalla stratificazione delle memorie storiche dei luoghi sono materia stessa del progetto e contribuiscono a restituire un ‘nuovo luogo’ alla città, operando una sorta di risarcimento urbano mediante il contemporaneo recupero del palinsesto archeologico.
The intervention search for mediated insertion with the urban context, establishing contextual relationships with the consolidated historical fabric and monumental emergencies, and creating a kind of ‘widespread museum’ that redefines its paths in which the contemporary dialogue with history.
A new landscape emerges, in which the cover of the ruins takes on the role of a new ‘urban event’ whose presence inhabits the plan of the horizon searching a relationship of lightness with the historical pre-existences surrounding it.
The complexity factors deriving from the stratification of the historical memories of places are the very subject matter of the project and contribute to returning a ‘new place’ to the city, by operating a sort of urban reparation through the contemporary recovery of the archaeological palimpsest.