Abbiamo tentato un progetto capace di integrare tempi e luoghi, i diversi bisogni e desideri, un progetto strutturato per allegorie e metafore, dove le pietre sono costruzione e segno, architettura parlante e diagramma da decifrare.
La zona archeologica viene estesa a tutta la piazza e regolarizzata con una griglia. Ai nodi nascono degli “indicatori”: elementi verticali, ibridi tra albero, colonna e segnale, che riportano indicazioni sul livello di scavo e sui ritrovamenti. Nella zona prospiciente il muro, degli elementi strutturali (pilastri) portano una piattaforma a due livelli. Il livello inferiore (la piazza bassa) diviene il luogo della preghiera, concentrato sul Muro ma protetto alle spalle da un secondo muro perforato verso i livelli archeologici sottostanti. Il livello superiore (la piazza alta) è un luogo per feste, cerimonie, incontri e manifestazioni. Sulla piazza alta, agli incroci della griglia nascono “torri d’ombre”, cilindri perforati di pietra che, oltre a dar luce e ventilazione ai livelli archeologici sottostanti, creano zone d’ombra e d’aggregazione ed evocano una situazione urbana: una città a molti livelli attraversata dal sole, dal vento e dai passi degli uomini.
We attempted a project that integrates times and places, different needs and desires, a project designed with allegories and metaphors, where the stones are building and sign, talking architecture and diagram to be deciphered.
The archaeological zone is extended to the whole square and regularized with a grid. Some “indicators” born at the nodes: vertical elements, hybrids between tree, column and signal, which containing information about the excavation’s level and the findings. In the area overlooking the wall, structural elements (pillars) lead a platform at two levels. The lower level (the low square) becomes the place of prayer, focused on the Wall but protected behind a second perforated wall according to the archaeological levels below. The upper level (the upper square) is a place for parties, ceremonies, meetings and events. Over the upper square, at the intersections of the grid “towers of shadows” are born, perforated stone cylindes wich, in addition to give light and ventilation to the archaeological levels below, create shadows and aggregation, and evoke an urban situation: a city on many levels crossed by the sun, wind and men’ steps.