Il concetto più evidente che traspare nel progetto è la ricerca di una sintesi capace di trasformare un eclettico insieme di spazi in sequenze ininterrotte di luoghi riconoscibili integrati in un complesso itinerario architettonico. Il nuovo progetto fa propri alcuni degli ambienti già consolidati nella precedente configurazione museale, ed assimila in modo propositivo sofisticati impianti tecnologici e di sicurezza. All’architettura è stato affidato il compito di restituire alle opere un ‘rapporto contestuale’, con lo stesso spirito rispetto alla situazione originaria.
Il tema del rapporto interno-esterno percorre l’intero progetto come argomento guida. Il percorso museale si configura come un continuum dello spazio urbano. Piuttosto appariscente nella sua immediatezza è la penetrazione dell’esterno al piano terreno, una presenza che si dissolve gradualmente ai livelli superiori per trasformarsi in “segni metaforici”, o “finestre visive” integrate, nel contesto dell’esposizione museale. Contemporaneamente il percorso offre all’interno della struttura una architectural promenade, una passeggiata fra frammenti di architetture minuziosamente ricomposte. Per poter riscattare il nuovo assetto museale assegnando alla corte un ruolo preponderante, determinante è stata la decisione di trasformarla in un interno, con una copertura vetrata che si estende sull’intera superficie.
The most evident concept that emerges from the project is the search for a synthesis which can transform an eclectic group of areas into continuous sequences of recognisable integrated locations within a complex architectural itinerary.
The new project has made some of the areas from the previous museum layout, purposely assimilating sophisticated technological and safety installations. Architecture has been given the task of returning the works with a ‘contextual relationship’, in the same spirit than the original situation
The ‘indoor-outdoor’ theme runs through the entire project as a topic guide. The route through the museum represents a continuum of the urban space. The penetration of the exterior is particularly striking and immediate on the ground level, a presence which gradually dissolves through the upper levels, changing into ‘metaphoric signs’ or integrated ‘visual windows’ within the context of the museum display. In the project, an obvious route passes through the “museum display” which is the expression of a combination of disconnected spatial ensembles. At the same time, the route provides an architectural promenade within the structure, a stroll through architectural fragments which the project has meticulously reassembled. In order to redeem the new museum layout by giving the courtyard a predominant role, the determining factor was the decision to transform the courtyard into an indoor area, by a window covering which extends over the entire surface.