Il ristorante è collocato in uno spazio che gira intorno a una fontana, delimitato da una parete vetrata, filtro e collegamento con l’esterno. La sala è un’ipotetica piazza-palcoscenico. Sullo sfondo snoda una parete di legno, come una quinta allegorica delle tre scenografie di Vitruvio relativa ai tre diversi tipi di teatro: il teatro satirico,/la foresta e la natura; il teatro tragico,/la piazza dell’autorità; la commedia,/la piazza residenziale.
Dalla sala principale si giunge alla saletta riservata, ovale; dalle “nuvole” del soffitto a cono tronco scende una cascata di luce formata da rampicanti in bronzo dorato. La sala è circondata da una vasca d’acqua, quasi a creare un ambiente simbolico e funzionale al senso della vita, al bisogno di forme naturali.
Dal centro della stanza si entra in una cantinetta di legno, con una collezione di preziosi vini italiani.
Attraverso un corridoio stretto e lungo si accede ai servizi. Sulla parete di fondo uno specchio raddoppia e esagera la lunghezza del passaggio. Sulla destra troviamo i vani bagno, sulla sinistra due nicchie per i telefoni. Affacciandosi alla nicchia, uno specchio parabolico riflette una colonna in negativo in cui volano, in un complicato gioco, degli oggetti-souvenirs, memorie di un Viaggio in Italia: piccole architetture e monumenti come Piazza dei Miracoli a Pisa, Palazzo Vecchio, il Mosè, una gondola e il David di Michelangelo in polvere di marmo.
The restaurant is located in a space that revolves around a fountain, surrounded by a wall of stained glass, filter and connection with the outside. The room is a hypothetical square-stage. In the background a wooden wall runs, as an allegorical scene of Vitruvius’s three different types of Theatre: the satirical theatre/forest and nature; the tragedy,/the square of the authority; the comedy/the residential square.
From the main room you lead to the private, oval one; by truncated cone shaped “clouds” of ceiling, a waterfall of light downs, formed by gilded bronze climbers. The room is surrounded by a water pool, almost creating a symbolic and functional environment to the meaning of life, the need of natural forms.
By the middle of the room you go into a wooden wine cellar, with a collection of fine Italian wines.
Through a narrow and long corridor you accesse the services. On the back, a wall mirror doubles and exaggerates the length of the passage. On the right you find the rooms bathroom, on the left, two niches for phones. Overlooking the niche, a parabolic mirror reflects a negative column, in a complicated game, objects-souvenirs fly, as memories of a trip to Italy: small architecture and monuments as Piazza dei Miracoli in Pisa, Palazzo Vecchio, the Moses, a gondola and Michelangelo’s David in marble dust.