L’architettura finita della Piazza di Badoere è uno spazio cilindrico che definisce e non coinvolge la nuova espansione in una compiuta struttura formale: lo sviluppo dell’aggregato urbano, più che improntarsi alla chiarezza geometrica delle barchesse, si dissolve nella complessità del paesaggio agrario padano che, secondo un meccanismo tipico, presenta una forma diradata e segnata episodicamente sul territorio da elementi edilizi d’eccezione. Questa considerazione suggerisce di di adottare, attraverso un gesto incisivo, un criterio di associazione morfologica che, secondo un principio aperto di strutturazione lineare (in opposizione a quello chiuso e circolare) regolato da un asse rettilineo di orientamento nord-est, assuma valenza infrastrutturale.
È un modello a scala urbanistica per la definizione di un organismo emergente e di un sistema di aggregazione territoriale fondato su di un asse di comunicazione che simula l’immagine di un paesaggio possibile. La definizione architettonica è limitata a un semplice campionario tipologico, in un montaggio di frammenti che, privati di ogni proprio valore autonomo, trovano senso soltanto nella modalità della loro associazione.
The architecture over Badoere Square is a cylindrical space that defines and does not involve the new expansion in a complete formal structure: the development of the built-up area, more than impress the geometrical clarity of the barns, dissolves in the complexity of the agricultural landscape of the Po that, according to a typical mechanism, presents a thinned form and episodically marked on the territory from building elements of exception. This consideration suggests to adopt, through an incisive gesture, a morphological association criterion that, according to an open principle linear structure (as opposed to the closed and circular ones) regulated by a straight axis of northeast exposure, assumes an infrastructural significance.
It is an urban scale model, defining a emerging body and a system of a territorial aggregation based a communication’s axis that simulates the image of a possible landscape. The architectural definition is limited in a simple typological samples, in a fragments’ assembly that, deprived of its independent value, finds their own meaning only in their association’s formality.