La mostra si è svolta nell’ambito del Padiglione Israeliano “Metamorphosisrael – BACK TO THE SEA” (curato da Sigal Barnir & Yael Moria Klain con David Palterer e Norberto Medardi) alla 9ª Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia.
Il nostro contributo registra in modo ragionato la linea e il rapporto della città di Tel Aviv con il mare: 16 km di una spiaggia che si è vista trasformare in una metropoli, con i primi interessi per l’estensione della città verso il mare attraverso la creazione di isole artificiali.
Nel padiglione sono stati proposti concetti e idee di riferimento per questi progetti utopistici, per i quali sono stati chiamati in causa alcuni degli ex Radicals (Andrea Branzi e Gilberto Corretti, Italia (co-fondatori Archizoom); Peter Cook, Gran Bretagna (co-fondatore Archigram); Coop Himmelb(l)au, Austria (Coop Himmelblau); Adolfo Natalini, Italia (co-fondatore Superstudio); Ortner & Ortner, Austria (co-fondatore Haus-Rucker-Co). Con questi abbiamo verificato la metamorfosi della città di Tel Aviv, ma al contempo la metamorfosi delle utopie ed i suoi ruoli nell’architettura, e non ultima la metamorfosi dell’architetto ed il suo linguaggio.
È stato inoltre edito il volume “L’isola del giorno dopo” curato da David Palterer e Norberto Medardi con saggi originali di Lara Vinca Masini, Fulvio Irace e Gianni Pettena, che indagano il significato di “Utopia”, il movimento dei Radicali degli anni sessanta e la loro metamorfosi.
The exhibition taked place as part of the Israeli Pavilion “Metamorphosisrael – BACK TO THE SEA” (edited by Sigal Barnir & Yael Moria Klain with David Palterer and Norberto Medardi) at the 9th International Architecture Exhibition, La Biennale di Venezia.
Our contribution studies in a reasoned way, the line and the relationship between of Tel Aviv with the sea: 16 km of a beach which was seen to turn into a metropolis, and the first interests for an extension of the city towards the sea are sprouting through the creation of artificial islands.
So we have proposed concepts and ideas for these utopian projects, for which we have called into question some of the former Radicals (Andrea Branzi and Gilberto Corretti, Italy (co-founders Archizoom); Peter Cook, U.K. (co-founder Archigram); Coop Himmelb(l)au, Austria (Coop Himmelblau); Adolfo Natalini, Italy (co-founder Superstudio); Ortner & Ortner, Austria (co-founder Haus-Rucker-Co). We have verified with them the metamorphosis of the city of Tel Aviv, yet the metamorphosis of utopias and their roles in architecture, and not least the metamorphosis of the architect and his language.
The volume “The Island of the Day After” was edited by David Palterer and Norberto Medardi, with original issues by Lara Vinca Masini, Fulvio Irace and Gianni Pettena, which discuss on the meaning of “Utopia”, the movement of Radicals of the Sixties and their metamorphosis.