Il progetto consiste nella conversione di un edificio storico di archeologia industriale dei primi del ‘900 (una vecchia centrale telefonica) in un museo di arte contemporanea, espressa prevalentemente nell’articolazione interna.
La facciata, considerata un riferimento architettonico di rilievo nel paesaggio urbano limitrofo, fa già intuire la complessità dei nuovi spazi, che si articolano seguendo un progetto museale molto esigente: spazi “dedicati” ricomposti attraverso luoghi comuni, in uno sistema-scenario ricco di riferimenti e suggestioni spaziali.
Il progetto prevede sale espositive, spazi mostre temporanee, attico attrezzato per esposizione sculture , biblioteca, uffici segreteria/direzione e amministrativi, servizi di accoglienza e hall, caffetteria, deposito per le opere e servizi tecnici.
The project consists in the conversion of a historic building of industrial archaeology of the early ‘900 (an old telephone exchange) into a museum of contemporary art, mainly expressed in the inner joint.
The façade, which is considered an important architectural landmark in neighboring cityscape, does already discloses the complexity of the new spaces, which are divided according to a very exacting museum project: “dedicated” spaces are reassembled into a system/scene full of spatial references and suggestions.
The project includes exhibition halls, spaces for temporary exhibitions, attic equipped for sculptures’ exhibition, secretarial /directional and administrative offices, reception and hall, cafeteria, works’ storage and technical services