Il progetto intende sfruttare parte della cava per offrire spazi aperti e chiusi che si integrano, creando dei percorsi affiancati da attrezzature e spazi multimediali ed espositivi, nonché luoghi in cui svolgere attività musicali e attività connesse.
Il paesaggio del Parco della Musica è teso tra due ambiti complementari: l’anfiteatro all’aperto e l’auditorium.
L’anfiteatro è realizzato con la sottrazione “mirata” della roccia per estrarre una “cavea”, una cava-anfiteatro e, al contempo, un anfiteatro-museo dell’escavazione, opera che si propone in un confronto serrato ed empatico fra il territorio, la forma e le sue funzioni.
L’auditorium si erige idealmente con il materiale sottratto dalla cava: imponente, massiccio, aspira all’eterno, all’architettura e alle sue memorie fondanti.
Il progetto del Parco delle Cave prende avvio da un rinnovato approccio di riscoperta e valorizzazione del suolo e della cava di pietra leccese, quale quinta e motivo stesso dell’intervento. Il nuovo grande parco, luogo della natura ritrovata, prevede la realizzazione di un’arena per spettacoli e di aree eventi, per musica e danza, nell’ambito del parco della musica a continuità dell’auditorium e di una serie di giardini diversificati, che compongono, come in un mosaico, il parco della cava.
The project aims to exploit the quarry to offer open and closed spaces that integrate, creating paths flanked by equipment and multimedia spaces and exhibition, as well as places where musical and related activities can be played.
The landscape of the “Music Park” is stretched between two complementary areas: the outdoor amphitheatre and the auditorium.
The amphitheatre is built with the “targeted” subtraction of the rock to extract a “cavea”, a quarry amphitheatre and, at the same time, an amphitheatre-Museum of excavation, which is a tight and empathetic comparison between the territory, the form and its function.
The auditorium stands ideally with material taken from the quarry: imposing, massive, aspires to eternal, architecture and its founding memories.
The “Quarry’s Park” starts from a renewed approach to discovery and exploitation of the soil and of the quarry of “pietra leccese”, as a ‘scene’ and reason of the intervention. The new large park, site of the found nature, involves the construction of an arena for shows and events areas, for music and dance, as a continuity of the auditorium, and a different range of gardens, which make up, like a mosaic, the quarry’s park.