L’evoluzione del complesso edilizio, che si snoda tra il XIII ed il XX secolo, ci restituisce un’area sostanzialmente frammentata e non integrata nel tessuto urbano, caratterizzata come un blocco compatto, che al suo interno contiene varietà di soluzioni formali, strutturali e decorative, tipologie di porticati differenti per scala e dimensione. La sequenza dei porticati e delle logge degli edifici esistenti determina, nel progetto, la scansione dei ritmi del piazzale a giardino pubblico e delle strutture dei nuovi edifici: percorso coperto, aule didattiche, aula magna. L’ex padiglione 18 diventa così il fulcro del nuovo sistema di aule e sala convegni, e al tempo stesso, con l’eliminazione della cancellata, una piazza aperta e ingresso monumentale per gli usi pubblici del complesso, assumendo così un ruolo urbano di rappresentanza verso la città.
The evolution of the building complex that runs between the 13th and 20th century, gives us an area substantially fragmented and not integrated into the urban fabric, characterized as a compact block, which inside contains a variety of formal, structural and decorative solutions, and different types of porches, for scale and size. The sequence of porches and loggias of the existing buildings determines, for the project, the scanning of the rhythms of the square as a public garden and of the new buildings: covered walkway, classrooms, lecture hall. The former Pavillon18 becomes the centerpiece of the new system for classrooms and conference rooms, and at the same time, with the elimination of the gate, an open plaza and a monumental entrance for the public use of the complex, thus assuming a role of urban representation to the city.